Nell'accezione moderna dei termini, il traduttore lavora sul testo scritto, mentre l'interprete lavora sulla voce (in diretta o registrata). Alle volte un traduttore può essere anche interprete, ma nella maggior parte dei casi ci si specializza in una delle due professioni, in quanto presuppongono un impegno e una predisposizione completamente diversi. Il lavoro di traduttore per sua natura è di solito sedentario, si svolge "in differita" da un ufficio, con un computer e programmi appositi, su testi in formato digitale e di regola solo verso la propria madrelingua. L'interprete invece lavora "in diretta", dev'essere disposto a viaggiare per essere presente nel luogo in cui è richiesto il servizio (una trattativa commerciale, un congresso, un processo penale, ecc.), deve padroneggiare le varie tecniche di interpretazione (simultanea, consecutiva, chuchotage, ecc.) e spesso lavora anche verso una lingua straniera.