Domanda molto complessa, attorno a cui gira tutto il business dei marketplace e anche buona parte di quello della formazione per freelance. Solitamente i clienti di un traduttore sono di due tipi:
- agenzie di traduzione;
- clienti diretti.
La strategia sarà diversa a seconda che ci si voglia dirigere agli uni o agli altri. Per esempio, un'agenzia chiederà quasi sempre un curriculum vitae e avrà probabilmente un'apposita pagina di contatto per i collaboratori esterni. Quindi il primo passo dovrebbe essere quello di individuare le agenzie che lavorano con la nostra lingua e che siano alla ricerca di freelance con la specializzazione che offriamo. Il contatto sarà diverso a seconda dell'agenzia: autocandidatura via mail, compilazione di appositi moduli online, contatto telefonico, etc. Data la mole di candidature che ricevono tutte le agenzie, la percentuale di successo è di solito abbastanza bassa, qualcuno dice attorno all'1-2%.
Se invece ci si rivolge ai clienti diretti, i fattori da tenere presente sono molti:
- dimensioni dell'azienda;
- settore di appartenenza;
- possibilità di contatto diretto (in occasione di fiere o eventi);
- propensione all'acquisto, etc.
È sempre necessario studiare a fondo i clienti prima di contattarli. Serve a poco sparare nel mucchio e sperare.
Infine, un modo che dà sempre qualche frutto è il networking, il passaparola. L'importante è partecipare ad eventi che abbiano attinenza con la nostra specializzazione e ai quali siamo gli unici traduttori. Tuttavia, anche gli eventi dedicati ai traduttori possono essere utili per stabilire collaborazioni e alleanze con colleghi.