Un traduttore non deve avere necessariamente un logotipo o un marchio, ovvero una rappresentazione grafica della propria attività da usare sul sito, i biglietti da visita, le brochure, etc. È una scelta di immagine e di marketing. In linea di massima, se si lavora come liberi professionisti, la marca che si sta vendendo siamo noi stessi, quindi tanto vale presentarsi con nome e cognome, piuttosto che con una marca di fantasia. Se poi si vuole abbinare al nome e al cognome un qualche segno distintivo, il mio consiglio è quello di essere sobri, scegliendo qualche simbolo semplice, tendente al minimalista e - in ogni caso - affidandosi sempre a professionisti senza improvvisarsi creativi. Del tutto sconsigliato dunque il fai da te, se non si hanno studi di grafica alle spalle.
Un modo veloce per avere un simbolo riconoscibile è quello di usare un monogramma con le proprie iniziali, magari con un leggero trattamento grafico. Una lettura consigliata al riguardo è questa: http://www.didatticarte.it/Blog/?p=1463
Esistono anche sistemi semiautomatici, basati sull'intelligenza artificiale e speciali algoritmi, che servono a creare loghi quanto meno equilibrati e sobri. Ne ho selezionati due, fra i migliori:
Basta inserire il testo che si vuole usare come marca, quindi scegliere il settore più vicino a quello che interessa o alla propria specializzazione e infine i colori. I sistemi suggeriscono varie alternative che si possono poi esplorare e personalizzare. Una volta creato il logo perfetto, si può acquistare il formato in alta o bassa risoluzione a seconda degli scopi (per la stampa è necessario quello ad alta risoluzione, naturalmente).