È prassi abbastanza comune nel mercato della traduzione applicare una tariffa minima quando il testo da tradurre è particolarmente breve, oppure per applicare eventuali modifiche a una precedente traduzione, in modo da compensare economicamente i costi fissi del lavoro di gestione che il traduttore è costretto a svolgere. Per esempio chi fattura a cartella può decidere che la sua tariffa non scende mai al di sotto del prezzo di una cartella. Chi invece fattura a parola può calcolare quante parole tradurrebbe nella mezz'ora di lavoro complessiva che impiega a scaricare l'allegato, aprire il CAT tool, tradurre, consegnare e fatturare il servizio. Se per esempio traduce 150 parole in mezz'ora a una tariffa di 10 centesimi, la sua tariffa minima sarebbe di 15 EUR.
Per quanto riguarda il tipo di cliente, questa tariffa si può applicare sia ai clienti diretti che alle agenzie, anche se queste ultime tendono a rifiutarla in alcuni casi. Se per esempio un traduttore riceve quotidianamente lavori dalla stessa agenzia, è probabile che non le applichi una tariffa minima.