Ripropongo la risposta già data alla domanda Quale sarebbe una tariffa minima a cartella accettabile per un traduttore? in quanto il discorso delle tariffe è lo stesso.
Ciascuno dovrebbe farsi pagare la cifra che ritiene giusta e che gli consente di mantenere l'attività nel tempo. A parità di competenze e di servizio offerto, due traduttori potrebbero applicare tariffe molto diverse, perché ad esempio uno risiede in un paese il cui costo della vita è nettamente inferiore a quello in cui vive l'altro, oppure perché uno svolge l'attività di traduzione come secondo lavoro e, fondamentalmente, si mantiene con altro.
A prescindere dall'unità di misura considerata per il calcolo della tariffa, bisogna ricordarsi di comprendere in questo calcolo tutte le spese necessarie per la conduzione dell'attività, considerare i giorni effettivi di lavoro rispetto a quelli di ferie, le ore lavorative giornaliere, fino a determinare il proprio costo orario, che servirà per definire la tariffa a parola, a cartella, etc.
Un ottimo strumento per eseguire questo calcolo è lo strumento offerto dall'Associazione Spagnola di Traduttori, Correttori e Interpreti, ASETRAD, chiamato CalPro, reperibile sul loro sito: https://asetrad.org/preguntas-frecuentes/cuanto-cobro. Lo strumento è in spagnolo.
Alcuni dei fattori presi in considerazione sono (elenco incompleto):
- costi di avvio dell'attività
- hardware
- software
- allacciamento internet
- arredamento ufficio
- creazione dell'immagine di marca
- sito web
- spese notarili o di commercialista
- costi annuali
- abbonamenti a servizi internet
- aggiornamento hardware
- aggiornamento software
- quote associative
- cancelleria (carta stampante, cartucce, etc.)
- promozione e pubblicità
- imprevisti
- assicurazione
- costi mensili
- affitto ufficio o coworking
- commercialista
- cassa mutua o assicurazione medica
- bollette (luce, acqua, gas, internet)
- telefono
- hosting web
- varie
- ore lavorate all'anno
- ferie e pause previste
La differenza fra guadagno desiderato e costi, suddiviso per le ore lavorate all'anno e rapportato alle parole tradotte all'ora darà una stima abbastanza precisa della tariffa a parola necessaria per rendere l'attività sostenibile nel tempo.